Anagramma della materia |
Personale fotografica di Anna Maria Angelini Chiarvetto La fotografia percepita da Anna Maria Angelini Chiarvetto è anomala, priva di immagine il più delle volte, volta a scardinare il concetto di fotografia per trasformarlo in ricerca di emozione e bellezza, simile a pittura astratta che ottiene in modo analogico e senza mai ritoccare in alcun modo. Forme semplici a volte umili: giochi di colori, studio sulla luce riflessa o rifratta, fiori che diventano intersecazioni di piani o sinfonie di colore, macro. Lavora con la Nikon 801, manualmente, obiettivo Sigma 35-135, Nikon Sb24 come flash, lenti addizionali. Non usa mai il computer perché con esso si può ottenere qualsiasi forma ed effetto il che rende i risultati meccanici, certi, non emozionanti. La macchina fotografica assume così, pur essendo un mezzo tecnico, un linguaggio che esprime, un poco come la poesia, ciò che percepisce da ciò che la circonda; percezione quasi onirica che vede spesso oltre quello che altri trascurano perdendo una parte della magnificenza che ci circonda. E inoltre, piano piano, con fatica e lavoro va verso un tipo di foto che è più vicina alla pittura astratta, onirico metafisica, che non alla fotografia comunemente intesa. http://www.annamaria.chiarvetto.org
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