Eta' dei Metalli |
La sala dedicata alle Età dei Metalli presenta diverse vetrine, diorami, ricostruzioni e supporti didattici per illustrare come a partire dal IV millennio a.C., l’uomo sviluppò sempre maggiori conoscenze sulla lavorazione dei minerali metalliferi, accrescendo la propria tecnologia con lavorazioni e processi molto articolati. Gli archeologi distinguono tre differenti periodi, che prendono il nome dal metallo prevalentemente utilizzato in ciascuna fase: l’età del Rame, che in Liguria si sviluppò tra 3600 e 2200 anni a.C., l’età del Bronzo (2200-900 anni a.C.) e l’età del Ferro (900-180 anni a.C.). In seguito allo sviluppo della metallurgia le società furono costrette ad esercitare un sempre più attento controllo delle risorse disponibili nel proprio territorio e alcuni individui, depositari delle nuove conoscenze, assunsero ruoli di primo piano nelle comunità. Tale fenomeno determinò in alcune popolazioni europee un’organizzazione sociale assai più complessa rispetto al passato, con vere e proprie strutture gerarchiche. Si delinearono, così, sempre più chiaramente diverse identità etniche, fortemente legate a precise aree: nella nostra penisola si formarono i cosiddetti popoli dell’Italia preromana. Nei territori oggi noti come Liguria, Piemonte, Lombardia occidentale, Emilia occidentale e Francia meridionale, tra l'età del Bronzo medio (1600 a.C. circa) e l’inizio dell’età del Ferro (900 a.C. circa), emersero i caratteri di un nuovo popolo: gli antichi Liguri. Il percorso espositivo presenta decine di materiali archeologici (ceramiche, armi in metallo, ornamenti, oggetti d’uso quotidiano) di questi periodi, ritrovati in alcuni siti del Finalese, tra cui la Grotta del Varà e Sant’Antonino di Perti. Tra questi gli oggetti di maggiore interesse sono senz’altro una serie di vasi in ceramica dell’Età del Bronzo (2200-900 anni a.C.), in gran parte inediti, ritrovati negli anni '70 dello scorso secolo durante scavi archeologici condotti dall’equipe del prof. Santo Tinè (Università di Genova) presso la Grotta della Pollera e un elmo in bronzo del V secolo a.C. appartenuto ad un guerriero ligure, recuperato in una grotta nell’entroterra di Pietra Ligure. Altrettanto importanti i numerosi reperti provenienti da Sant’Antonino di Perti, centro abitato che documenta le ultime fasi dell’età del Bronzo: diversi oggetti in bronzo, soprattutto ornamenti, ma anche punte di freccia e lesine, arnesi ricurvi e acuminati per forare il cuoio, dimostrano un’ampia e consolidata diffusione dei prodotti metallici. Vasi in ceramica decorata, pesi da telaio e fusaiole, utili alla tessitura, testimoniano come ogni comunità avesse sviluppato una produzione artigianale autonoma.
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